La Gentrificazione a Filadelfia: Riflessioni su ‘Race, Real Estate, and Education’

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Il libro ‘Race, Real Estate, and Education: Inventing Gentrification in Philadelphia, 1960-2020’, pubblicato dalla Temple University Press, offre una panoramica approfondita delle politiche e delle pratiche che hanno plasmato Filadelfia negli ultimi 60 anni, con particolare attenzione a West Philadelphia.

L’autore Edward M. Epstein, che ha una lunga affiliazione con l’Università di Pennsylvania, evidenzia il ruolo cruciale di questa istituzione nel controllare le aree circostanti.

Epstein si concentra in particolare sulle iniziative relative all’istruzione K-12, utilizzate per attrarre famiglie bianche, abbienti e collegate all’università, a scapito dei residenti neri, economicamente svantaggiati.

Un capitolo fondamentale del libro è dedicato alla figura di Edmund Bacon, pianificatore urbano, il cui progetto per Filadelfia post-bellica è stato cruciale.

Le analogie tra il suo piano per Society Hill, dove un quartiere coloniale è stato principalmente conservato e successivamente gentrificato, e la zona soprannominata University City, in cui il quartiere Black Bottom è stato demolito, sono evidenti.

Sebbene questi argomenti siano stati trattati altrove, Epstein apporta nuove prospettive.

Ad esempio, documenta come il mito del “pioniere urbano” sia stato costruito ad arte da organizzazioni come l’Old Philadelphia Development Corporation e successivamente dalla West Philadelphia Corporation (WPC).

Il WPC, fondato nel 1959 e composto da rappresentanti delle università e degli ospedali di West Philadelphia, è diventato il principale motore nello sviluppo di University City.

Il finanziamento principale è stato fornito dall’Università di Pennsylvania, mentre Gaylord Harnwell, il presidente di Penn, ricopriva anche il ruolo di presidente della WPC.

Epstein sottolinea che