Fonte dell’immagine:https://www.wweek.com/news/dialogue/2025/08/15/the-longtime-booker-for-satyricon-remembers-john-graham/
L’articolo pubblicato recentemente su WW, scritto da Zach Dundas in memoria di John Graham, ha evocato un profondo senso di gratitudine tra i lettori.
John Graham, che ci ha lasciati troppo presto all’età di 52 anni, è stato ricordato non solo come un editor rispettato, ma anche come un’anima generosa e appassionata.
Ben Munat, un ex collaboratore e amante della musica, ha voluto esprimere i suoi sentimenti nei confronti di John, sottolineando come entrambi condividessero un amore per la musica che travalicava il semplice lavoro da scrittori.
La scena musicale di Portland negli anni ’90, tempo in cui Munat ha gestito il Satyricon e lavorato come editor per il PDXS, è stata descritta come vibrante e ricca di talento.
La scrittura di Munat, pur riflettendo la sua passione, ha anche voluto mettere in evidenza il valore e l’umanità di John Graham.
Munat ha osservato che, nonostante lo stile brusco e diretto di John, c’era sempre una capacità di ascolto, che lo ha reso un grande redattore e un selezionatore musicale apprezzato.
Dopo la morte di John, Munat ha desiderato condividere la sua memoria, affermando che la sua presenza ha avuto un impatto duraturo sulla comunità musicale di Portland e che sentirà la sua mancanza.
Un altro tema emergente nella discussione su Portland è la Central Library, che è stata descritta in luci poco positive nei recenti articoli riguardo alla violenza e all’uso di droga.
Nick Burke ha voluto offrire una visione alternativa, sottolineando che trascorre tempo alla biblioteca centrale e la trova un luogo tranquillo e accogliente.
Burke ha elogiato il lavoro dei bibliotecari, che, come prima reazione, hanno risposto alla crisi dei senzatetto con umanità e rispetto, guadagnando la cooperazione della comunità.
Ha inoltre descritto le letture e gli spazi di studio nella biblioteca come una grande gioia nella sua vita quotidiana.
Infine, il tema della responsabilità politica nell’amministrazione delle pensioni è emerso attraverso una lettera scritta da Joe Stewart.
Stewart ha criticato le aspettative troppo elevate per il fondo delle pensioni pubbliche dell’Oregon, affermando che la pressione per superare l’indice Russell 3000 è irresponsabile.
Secondo lui, gli eletti che gestiscono lo stato evitano di affrontare la verità sui fondi pensione per non allarmare i dipendenti pubblici riguardo alla sostenibilità delle loro pensioni.
Queste preoccupazioni sopra menzionate sollevano interrogativi importanti riguardanti la responsabilità e la trasparenza nella politica economica dell’Oregon.
Stewart ha invitato i giornalisti a tenere i politici responsabili per obiettivi irrealistici e ha suggerito che le istituzioni pubbliche e i gestori di fondi meritano maggior attenzione e responsabilità.
La riflessione di Stewart pone enfasi su un tema comune: è fondamentale che i cittadini e i media collaborino per tenere sotto controllo le autorità elettive affinché possano fornire soluzioni reali e praticabili per le sfide economiche che il nostro stato affronta.
Le esperienze personali di Munat, Burke e Stewart si intrecciano in un mosaico complesso di vita culturale ed economica a Portland, e ritornano come un monito della responsabilità che tutti abbiamo verso la comunità.
Che sia attraverso il ricordo di un amico, la quiete di una biblioteca o la trasparenza nelle decisioni politiche, ogni voce conta nel plasmare il futuro della nostra città.