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Nativa di Dallas, Deseri Kelley è una brillante ambasciatrice del suo marchio: fashionable, astuta e bellissima come una star di Hollywood.
L’ex insegnante della Mesquite ISD, con radici in Trinidad e Tobago, è ora un’imprenditrice con una linea di borse finemente realizzate.
Nel 2024, quando il suo negozio Deseri ha aperto al Galleria, Kelley è diventata la prima donna nera ad avere un proprio negozio di designer nella storia del centro commerciale.
Le sue borse e clutch distintive hanno nomi come Diva, Paris e Halo (un brano di Beyoncé del 2008), con etichette di prezzo che oscillano per lo più nella fascia medio-alta, un costo relativamente basso per borse di design.
Un Birkin, ad esempio, inizia da 9.000 dollari.
Kelley è sposata con l’ex avvocato Kevin Kelley, il fondatore di Kitchen + Kocktails, un elegante locale nel centro città con sedi a Chicago e Washington, D.C.
Quando la coppia ha trasferito i propri figli in Europa per alcuni anni per sostenere le carriere calcistiche dei ragazzi, Kelley ha scoperto borse curate nei minimi dettagli, realizzate in Spagna e portate dagli americani, e in seguito ha ingaggiato alcuni di quegli artigiani per creare la sua linea basata in Texas, distinta dal suo logo con doppia D e dalla testa d’oro di una volpe, un simbolo adatto per una donna che ha dimostrato di essere davvero astuta.
La borsa signature Deseri è realizzata in pelle vacchetta e rifinita con bordi dipinti a mano.
Come descriverebbe Dallas a chi non ci vive?
“Una fusione perfetta tra una grande città e il fascino di una piccola città.
I dallasiti compiono grandi passi, sia nel business, nella moda che nella musica.
Ma sono anche molto amichevoli e alla mano.”
Cosa la infastidisce di Dallas?
“Vorrei che Dallas fosse un po’ più inclusiva.
Stiamo crescendo così in fretta, ma c’è ancora del lavoro da fare per far sentire tutti come se appartenessero e avessero un posto a tavola.”
È diventata ossessionata dalle borse a 9 anni.
Perché un accessorio così piccolo significa così tanto?
“Le borse non sono solo accessori.
Sono come un piccolo pezzo di fiducia che porti con te.
Raccontano una storia, migliorano il tuo stato d’animo e, quando hai quella giusta, ti fanno sentire inarrestabile.”
La nostra città è molto attenta ai marchi.
Chanel, Dior, Gucci, Hermès—finché un’etichetta è popolare, le donne di Dallas porteranno la borsa.
È possibile dare alle donne di Dallas il permesso di essere trend-setter anziché trend-follower?
“Le donne di Dallas hanno un enorme potenziale per guidare e creare tendenze piuttosto che seguirle.
Si tratta di incoraggiare la fiducia nel proprio stile individuale e di celebrare l’autenticità rispetto all’hype dei marchi.
Credo che si tratti di abbracciare ciò che è autentico e rendere il proprio look unico.”
Unirsi a me per chiedere alle fine donne di Dallas di smettere di portare quelle fastidiose borse Louis Vuitton?
“Assolutamente!
Sebbene Louis Vuitton sia un marchio heritage classico, credo fermamente che le donne di Dallas dovrebbero portare una borsa Deseri al loro posto.”